L’assistenza alla persona nel Convitto di Torino

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Il punto di riferimento dell’assistenza ad anziani autosufficienti e non autosufficienti


Da oltre due secoli, il Convitto Principessa Felicita di Savoia rappresenta un presidio organizzativo e relazionale per l’assistenza alla persona Torino, con modelli operativi aggiornati e procedure documentate. La struttura, dedicata ad anziani autosufficienti e non autosufficienti, garantisce un percorso coerente che inizia dall’ascolto dei bisogni e prosegue con la definizione di obiettivi chiari, misurabili e condivisi con l’ospite e i familiari. In questo quadro, l’assistenza alla persona nel Convitto di Torino si traduce in interventi quotidiani puntuali, capaci di tutelare dignità, sicurezza e autonomia, sempre nel rispetto delle indicazioni cliniche e del profilo assistenziale.

Gli spazi residenziali—camere singole o doppie, aree comuni prive di barriere, zone esterne fruibili—sono pensati per favorire comfort e socialità. Il personale dedicato è selezionato e formato con aggiornamenti periodici, così da mantenere elevati standard nella prevenzione del rischio, nella relazione di aiuto e nella gestione delle attività quotidiane. L’obiettivo è coniugare efficacia organizzativa e attenzione umana, affinché l’assistenza alla persona sia concreta, verificabile e trasparente.

Servizi personalizzati alle singole esigenze


Il cuore del servizio è il Piano di Assistenza Individuale (PAI), elaborato dall’équipe multidisciplinare dopo valutazione funzionale e rilevazione dei bisogni. Il PAI definisce frequenza, intensità e modalità degli interventi nelle 24 ore, con verifiche programmate e aggiornamenti al variare delle condizioni.

Gli operatori assistenziali supportano gli ospiti:

  • nelle attività della vita quotidiana (igiene personale, aiuto alla vestizione, mobilizzazione, corretta postura);
  • durante l’assunzione dei pasti e l’idratazione, nel rispetto di indicazioni nutrizionali personalizzate;
  • nella prevenzione del rischio (cadute, lesioni da pressione) attraverso presidi, sorveglianza e corretta gestione ambientale;
  • nel mantenimento delle autonomie residue, con interventi graduati e programmi di stimolazione coerenti con il profilo cognitivo e motorio.

Il rapporto di cura si fonda su fiducia reciproca, continuità degli operatori nei nuclei e comunicazioni chiare con i familiari. Questo approccio rafforza l’aderenza al percorso assistenziale e migliora la qualità complessiva dell’esperienza residenziale.

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Gli ospiti prima di tutto


La priorità è il benessere globale. Il PAI viene redatto e aggiornato da un’équipe che include, tra gli altri, medico, infermiere, fisioterapista e OSS, così da integrare dimensione clinica e dimensione assistenziale. Il monitoraggio degli obiettivi (autonomie, comfort, prevenzione dolore, qualità del sonno, partecipazione sociale) consente di adeguare tempestivamente gli interventi.

Gli spazi collettivi interni ed esterni favoriscono socializzazione e routine positive: i saloni per le attività ospitano momenti di animazione e terapia occupazionale; il bar e i salotti del primo piano valorizzano ritualità quotidiane che sostengono identità e autostima. In quest’ottica, l’assistenza alla persona nella nostra Struttura a Torino non è solo aiuto pratico, ma progetto di vita quotidiana orientato alla dignità e all’equilibrio psico-fisico.

Maggiori dettagli

Organizzazione, sicurezza e continuità

L’organizzazione per nuclei abitativi facilita continuità operativa e tempestività nelle risposte. I protocolli includono: gestione farmaci in raccordo con l’area sanitaria, piani di prevenzione (cadute, infezioni, lesioni), procedure di igiene ambientale, tracciabilità delle prestazioni e tutela della privacy. La formazione interna su comunicazione, movimentazione sicura e gestione delle emergenze assicura uniformità di comportamento e affidabilità nel tempo.

Per l’ospite e i familiari, tutto questo si traduce in un percorso chiaro, con informazioni comprensibili su costi, documenti e tempi, e con referenti identificati per ciascuna fase dell’inserimento e della permanenza. In tal modo, l’assistenza alla persona mantiene un profilo professionale misurabile e orientato al miglioramento continuo.

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FAQ

  • Chi elabora il PAI e con quale frequenza viene aggiornato?

    Il PAI è redatto dall’équipe multidisciplinare dopo la valutazione iniziale e viene rivalutato periodicamente o quando cambiano i bisogni dell’ospite.

  • In cosa consiste l’assistenza nelle 24 ore?

    Prevede supporto nelle attività quotidiane, sorveglianza, prevenzione del rischio, somministrazione pasti e collaborazione con l’area sanitaria.

  • Come avviene la comunicazione con i familiari?

    Sono previste informazioni strutturate e incontri programmati; è identificato un referente per nucleo per garantire continuità e chiarezza.

  • È possibile personalizzare orari e routine?

    Sì, nel rispetto della sicurezza e dell’organizzazione del nucleo vengono concordate routine compatibili con le preferenze dell’ospite.

  • La struttura è priva di barriere architettoniche?

    Sì, gli ambienti sono accessibili e attrezzati per favorire mobilità sicura e partecipazione alle attività comuni.